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Gita alle isole Tremiti
Viaggi dentro e fuori la sezione UCIIM di Rossano-Cariati L’aspetto più bello dell’essere membri di una associazione, e dell’UCIIM in particolare, è rappresentato dall’incontro con persone e professionalità diverse che condividono insieme a te, a livello locale, nazionale e anche oltre, intenti, finalità, visione del mondo e modalità di approccio a tematiche e problemi. Ci si incontra per riflettere, discutere ma anche per programmare, progettare, realizzare iniziative che rappresentano la traduzione concreta dei principi ispiratori dell’associazione; per dare alla stessa visibilità all’esterno e per rendere un servizio ad una società troppo spesso individualistica, nella quale lo spirito di gruppo stenta ad affermarsi. La chiusura dell’anno sociale e la gita alle isole Tremiti, sono state due iniziative nelle quali quanto sopra detto si è realizzato appieno, con soddisfazione di tutti coloro che vi hanno preso parte. L’anno sociale si è chiuso il 24 maggio u.s. Tre i momenti che hanno caratterizzato questo evento. Innanzitutto, la celebrazione eucaristica, presieduta dal nostro consulente ecclesiale don Franco Milito, supporto spirituale della sezione e fonte inesauribile di spunti di riflessione. Le sue omelie sono quadretti di autentica bellezza della Parola calata nella quotidianità, in generale, e nella missione del socio UCIIM, in particolare. A lui i ringraziamenti più sentiti per la sua presenza in tutti i momenti più significativi dell’associazione e le parole d’incoraggiamento e di speranza che, non di rado, sono di aiuto nel superare le difficoltà quotidiane di laici impegnati nel mondo della scuola. Alla Santa Messa ha fatto seguito l’Assemblea dei Soci. La Presidente, prof.ssa Mirella Renne, ha sintetizzato le tappe più importanti di questo anno sociale, evidenziando le luci ovvero i momenti nei quali le attività svolte hanno significato arricchimento e crescita per tutti, ma anche le inevitabili ombre. L’assemblea si è interrogata sulle ragioni di queste ultime con un lavoro quasi di ricerca-azione. Dagli interventi è emerso che l’attività dell’insegnante è oggi più impegnativa rispetto al passato; sicuramente con un maggior numero di ore trascorse a scuola, dove si realizza anche la parte più rilevante delle attività di formazione e aggiornamento. Questo porta, inevitabilmente, a ridurre l’impegno in attività diverse dal lavoro e dalla famiglia. Sono emerse anche proposte interessanti per iniziative da intraprendere il prossimo anno. La serata si è conclusa con una cena sociale alla quale hanno partecipato numerosi soci. Questa fine d’anno è stata celebrata veramente con un gran finale. Tale può essere considerata la gita alle isole Tremiti, con tappa a Lesina e Termoli, avvenuta nei giorni 1 e 2 giugno e alla quale hanno preso parte 50 soci. Nonostante la partenza di buon mattino, non si è avvertita affatto stanchezza della levataccia, perché si è subito creato un clima di allegra socialità intervallato dalla preghiera, che dà sempre un senso diverso a tutte le cose, con la recita delle lodi. Il timoniere, ancora don Franco Milito, ha diretto cori improvvisati, ha arricchito le descrizioni della guida, ha organizzato dei divertenti fuori programma. Come da ogni viaggio si è tornati più ricchi sia per quanto di nuovo si è visto e, quindi, appreso, che per le esperienze umane e relazionali vissute. A Termoli abbiamo visitato la cattedrale-basilica di stile romanico e le reliquie di San Basso e San Timoteo, il destinatario di tante lettere dell’apostolo Paolo; abbiamo anche scoperto che questa è la città del meridiano Termoli-Etna, il meridiano centrale che di fatto determina l'ora del fuso orario dell’Europa centro-occidentale (chiamata infatti "l'ora di Termoli"). La bellezza delle isole Tremiti ha fatto il resto. Bellezza paesaggistica, artistica ma anche fascino di leggende che si identificano con la storia delle isole. Tutto, anche il canto dei gabbiani, sembra riferirsi alle vicende dell’eroe greco Diomede che qui si fermò di ritorno dalla guerra di Troia. Nell’isola di S. Nicola abbiamo visitato la chiesa di Santa Maria con uno splendido pavimento mosaicato e l’imponente abbazia dove hanno dimorato monaci di diversi ordini monastici. Il giro in barca lungo tutto l’arcipelago ci ha introdotti nelle grotte e nelle cavità delle isole, lasciandoci senza fiato per la limpidezza delle acque e la fauna marina che da esse emergevano. Ricchi di tante emozioni abbiamo affrontato il ritorno, rigenerati nel corpo e nello spirito per riprendere respiro nella quotidianità con maggiore vigore e ricchezza. Se è vero che, come dice Proust, “Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre, ma avere un occhio nuovo”, è anche vero che i viaggi, sia dentro se stessi che in terre nuove, contribuiscono a far sì che si guardi con occhio nuovo a ciò che è intorno a noi e che, spesso, ci appare banale, scontato e privo d’interesse proprio perché si ha un occhio stanco e incapace di cogliere il bello del quotidiano. Mirella Pacifico Sez. UCIIM Mirto-Rossano
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