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CONVEGNO NAZIONALE
UCIIM
È ormai uno degli appuntamenti annuali il Convegno Nazionale che ci propone l’UCIIM (Associazione professionale cattolica di dirigenti, docenti e formatori della scuola e della formazione professionale) per riflettere sulla necessità educativa nella Scuola. L’incontro si è tenuto a Roma, presso la Domus Pacis (il Torre Rossa Park Hotel) dal 30 novembre al 2 dicembre 2007, ed ha avuto come tematica: “Per un ‘nuovo umanesimo’: educare si può, educare si deve”. Nel programma si è organizzata la presenza di personalità ed esperti del mondo della Chiesa, della scuola, della magistratura, dell’università, della famiglia e dei giovani, che hanno proposto una riflessione e un dibattito sulle problematiche più urgenti e più discusse dell’educazione. L’Uciim, dedicando il suo convenire su tali argomentazioni, si propone di fare il punto sulla condizione della scuola oggi e di formare i soci cattolici secondo la visione cristiana dell’educare. Il Convegno “sarà la prima occasione per approfondire e socializzare i principi e confrontarci sulle modalità operative da mettere in atto nella scuola e presso tutte le agenzie educative. L’attuale momento di crisi … dovrà avviare un approfondimento del nostro compito in vista del Bene Comune”, ha affermato, nella fase di preparazione dei lavori, il Presidente Nazionale dell’UCIIM, la Prof.ssa Maria Teresa Lupidi Sciolla, che abbiamo avuto il piacere di apprezzare personalmente non solo i soci ucimini, ma tutti i partecipanti al 1° incontro del Lievito, il 4 ottobre scorso di quest’anno, dove ha relazionato su “Dire ‘uomo’ attraverso i tempi. Percorsi culturali”. Erano presenti insegnanti e dirigenti scolastici delle varie Sezioni dislocate sulla nostra Penisola, rappresentativi di tutte le Regioni d’Italia, e dalla nostra Sezione di Mirto-Rossano eravamo in otto: la nostra Presidente sezionale Prof.ssa Mirella Renne, la Preside Anna Bisazza Madeo, i Proff. Antonio Greco e Antonio Madeo e le Prof.sse Nicoletta Farina De Russis, Maria Teresa Russo, Mirella Pacifico e Angela Teresa Marino. Alla seduta di apertura del 30 novembre, ha partecipato il Ministro della Pubblica Istruzione On. Giuseppe Fioroni, il quale ha esposto il suo programma di lavoro che possiamo così riassumere: “puntare sul merito e incentivare le eccellenze”. Il Ministro ha cercato di indicare un sistema per correggere il risultato negativo delle ultime indagini sulla preparazione dei nostri studenti su alcune discipline scolastiche. “C’è una vera e propria emergenza educativa che riguarda tutto il Paese”, constata il ministro Fioroni annotando i dati problematici riguardanti le scuole secondarie di primo e secondo grado, mentre la situazione è meno allarmante per la Scuola Primaria. Pone in esame anche il recupero dei debiti formativi e la valutazione degli apprendimenti, inoltre, tra le norme di serietà, il ministro indica anche quelle contro ogni forma di bullismo, tema per lui di primaria importanza: “a giorni la Corte dei Conti darà il suo parere sulla modifica dello Statuto degli studenti con le nuove norme più severe antibullismo”, annuncia Fioroni. I numerosi relatori, ognuno secondo le proprie specifiche competenze, hanno analizzato “l’emergenza educativa” , ne hanno tracciato gli aspetti pedagogici, hanno svolto una riflessione antropologica, psicologica e sociale; hanno approfondito “la situazione della scuola italiana nel contesto europeo” per “fondare un nuovo umanesimo”; proporre “un iter operativo che impegni docenti e dirigenti a tradurre l’innovazione in atto in pratiche educative”, così come si evince dai documenti congressuali. Si è sottolineata l’importanza dell’ “attenzione alla persona, alla sua dignità e ai suoi valori”; in particolare “alle dinamiche del mondo giovanile” e “alle difficoltà degli adulti ad orientarsi e quindi ad orientare”. I docenti cattolici, dunque, hanno profondamente ripensato e approfondito “i veri fondamenti dell’educazione”, e la loro voce meriterebbe di essere diffusa nel mondo della scuola, con il loro contributo di idee e proposte che potrebbero/dovrebbero essere occasioni per confrontarsi, per rimotivarsi professionalmente, per creare comunione, anche con la famiglia e le altre agenzie educative, affinché insieme si continui a “costruire” un domani per le nuove generazioni. Ci sembrano più che mai attuali le parole di Gesualdo Nosengo fondatore dell’UCIIM che diceva: “L’insegnamento non è un mestiere ma una missione, anzi una delle missioni più nobili, quella di formare una persona umana. Ma per essere un buon insegnante non bastano le buone intenzioni: … è essenziale che l’insegnante abbia una disposizione d’animo di amore-servizio verso i ragazzi di cui si è assunta la responsabilità educativa … L’educatore cristiano deve dare innanzi tutto il buon esempio, perché la sua condotta parla più forte delle sue parole”.
Angela Teresa Marino
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Sezione UCIIM di Mirto-Rossano (CS) |